Il massaggio andino, definito Qhaqoy, è una tecnica che non ha nessun fondamento scientifico ed è una pratica utilizzata per chi vuole raggiungere il benessere sia dal punto di vista fisico che da quello psichico.
Nel periodo del Tawantinsuyo, intorno al lago Titica (nel sud America), si sviluppa, raggiungendo il suo massimo splendore, la cultura andina. Questa si caratterizza per una filosofia legata totalmente alla natura e a tutti i suoi processi. La divinità principale è, infatti, la dea Natura chiamata da loro con il nome di Pachamama.
Fin dal principio la medicina andina, il cui padre era Wiracocha Imaymana, aveva lo scopo di aiutare la gente a vivere in armonia e in salute con la natura e con se stessi. Secondo l'arte di guarigione andina l'uomo era considerato come un'insieme di emozioni, spirito, istinto e pensiero: il tutto racchiuso in un unico corpo come se in questo ci fosse nascosta una Natura Interna che doveva trovarsi in equilibrio con la Natura Esterna. Infatti, questa filosofia, studiava il rapporto tra l'Uomo e la Natura Esterna e quello tra l'Uomo e la sua Natura Interna.
Gli Hampi Kamayoq, che erano i medici, studiavano come la Natura Esterna e le sue manifestazioni (il sole, la luna, l'acqua, l'aria, la terra ecc...) aveva un influenza sull'uomo.
La tecnica
La cultura andina apprese l'antichissima arte terapeutica del Qhaqoy dal popolo Inca. Questo massaggio si pone lo scopo di ripristinare la corretta circolazione del “Ti”(ovvero l'energia solare) e del “Ki” (ovvero l'energia lunare) in tutto l'organismo dell'individuo. Il punto focale di tale teoria è, quindi, il benessere dato dal giusto equilibrio tra uomo e natura e quando questo cessa di esistere, subentrano dei disturbi che compromettono la salute.
Ma come avviene l'esecuzione del massaggio? Si tratta di un vero e proprio percorso e durante le prime sedute il paziente eseguirà un automassaggio con gli occhi chiusi con lo scopo di raggiungere la giusta consapevolezza di sé e di rilassarsi profondamente. Sono importantissimi gli occhi chiusi per avere una maggiore sensibilità del tatto e per stimolare la capacità di immaginazione dei propri pensieri avvertendo ancor di più le sensazioni che provengono dall'organismo. Il senso del tatto è importantissimo: grazie a quello si rafforzano gli altri 4 sensi e si conosce il proprio corpo. Dopodiché si procede al massaggio vero e proprio con una durata che può arrivare fino alle 2 ore. Anche in questo caso tatto è un punto fondamentale tra il terapeuta e il paziente per soddisfare il bisogno del contatto che ogni essere umano incosciamente.Il massaggio andino prevede anche l'uso degli oli essenziali, delle pietre riscaldate e di alcune erbe medicinali.
I benefici
Filosofie a parte, il massaggio andino conduce a uno stato di profondo relax e benessere psicofisico. Il suo scopo è quello di contrastare emozioni negative come l'ansia, lo stress, la rabbia, le preoccupazioni, la stanchezza e la paura. È un massaggio adatto a tutti e viene eseguito con modalità diversa per ogni individuo (dipende per di più dalle problematiche del paziente). Viene definito “il massaggio dell'anima” perché ha lo scopo di curare proprio l'anima e non dolori muscolari, articolari ecc.. come possono essere gli altri massaggi.